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Quali sono i requisiti per gli incentivi industria 4.0?

Si sente spesso parlare di Industria 4.0, termine che indica l’insieme di innovazioni molto importanti nell’ambito della tecnologia digitale in grado di trasformare diversi settori industriali.

Possiamo includere all’interno di tali tecnologie quelle che riguardano la robotica, la ormai onnipresente Intelligenza Artificiale, il cloud computing, i sensori di ultima generazione o, ancora, gli algoritmi che consentono di automatizzare i processi.

L’Industria 4.0 è anche stata spinta dalla trasformazione digitale che, nel corso degli ultimi anni, ha ormai modificato gli usi e i costumi, attestandosi come una dimensione innovativa nell’ambito della comunicazione e del business. Questo è dovuto proprio grazie al mix di tecnologia, automazione, connessione, programmazione e informazione. È ormai chiaro come questa profonda trasformazione porterà alla nascita di nuove professioni, mentre alcune scompariranno e saranno completamente sostituite da sistemi automatizzati. In questo contesto, i settori che avranno maggiore importanza sono quello informatico, finanziario, ingegneristico e il campo del management.

Da questa premessa, si evince come la digitalizzazione stia profondamente modificando ogni cosa. Se intendi digitalizzare la tua azienda, dovrai pensare di inserire degli appositi strumenti specifici e avrai la necessità di seguire delle procedure mirate all’ottimizzazione della gestione di ogni aspetto che riguarda il tuo business.

Ecco perché, non puoi fare a meno di sfruttare i vantaggi offerti dalle agevolazioni Industria 4.0, che rappresentano una grande possibilità per poter migliorare le tue attrezzature professionali, accedendo agli incentivi che lo Stato italiano garantisce.

Vediamo, quindi, le caratteristiche di questa agevolazione e quali sono i requisiti principali per accedervi.

Cosa sono gli incentivi Industria 4.0: scopriamo le caratteristiche principali

Il Piano Nazionale Industria 4.0, che oggi ha preso il nome di Transizione 4.0, ti permette di accedere, come azienda, a vantaggiosi incentivi e strumenti che ti aiutano a puntare verso l’innovazione e al mondo digitale. Si tratta, infatti, della quarta Rivoluzione Industriale.

Precedentemente, ovvero per il triennio che andava dal 2017 al 2020, era stato presentato il Piano Nazionale Industria 4.0 da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Quest’ultimo, metteva a disposizione delle aziende delle valide misure che permettevano di investire sull’innovazione, così da rendere molto più competitivo, anche in campo internazionale, il proprio business.

Oggi, invece, con il nuovo Piano Transizione 4.0, le agevolazioni vengono offerte da parte del Governo italiano per mezzo di credito d’imposta sugli investimenti che effettui tramite la tua azienda. Questi possono essere destinati sia a beni materiali che immateriali.

Ma quali sono le azioni più importanti previsti da questi incentivi?

Il nuovo piano prevede delle azioni principali. Una di queste consiste nel supportare le aziende che decidono di investire nell’acquisto di nuovi beni di tipo strumentale, che hanno come obiettivo quello di trasformare la propria realtà dal punto di vista tecnologico e digitale. Questi cambiamenti riguardano, essenzialmente, il processo produttivo.

Inoltre, un’ulteriore azione riguarda la spinta verso la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione Tecnologica. Questo permette alle aziende nazionali di essere molto più competitive, supportando anche il processo di transizione digitale.

Infine, gli incentivi Industria 4.0 vogliono anche stimolare gli investimenti nella formazione del personale aziendale. Quindi, se desideri aggiornare le competenze dei tuoi dipendenti, questa è l’occasione giusta. L’obiettivo, infatti, è quello di arrivare a una trasformazione digitale e tecnologica delle imprese.

È il momento, però, di scoprire quelli che sono i requisiti che ti permettono di accedere a tali agevolazioni.

Incentivi Industria 4.0: quali sono i requisiti principali e necessari ad accedere all’agevolazione

Il Piano Industria 4.0, dalla sua nascita, ha spinto sulla misura Beni Strumentali, principale tipologia di agevolazione adottata dal Ministero dello Sviluppo Economico. L’intento era rendere più semplice l’accesso al credito da parte delle aziende, così da poter accrescere la competitività all’interno del sistema di produzione italiano.

La novità apportata dalla Transizione 4.0, che viene inclusa all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), riguarda la programmazione di incentivi che mirano a favorire la digitalizzazione aziendale, tramite il rilascio di crediti d’imposta.

Se desideri approfondire nel dettaglio quali sono i requisiti che permettono di fare richiesta di accesso agli incentivi, devi consultare l’allegato A (beni materiali), che riguarda la Legge n. 232 del 2016.

Tale documento distingue tre tipi differenti di beni materiali inserirti all’interno dell’agevolazione, ovvero:

  • beni di tipo materiale che funzionano attraverso l’utilizzo di sistemi computerizzati o che vengono gestiti attraverso appositi sensori;
  • sistemi che permettono di garantire qualità e sostenibilità;
  • dispositivi utili a generare un’interazione tra macchina e uomo, migliorando il livello di sicurezza e di ergonomia all’interno dei luoghi di lavoro.

Nell’allegato B, invece, troverai i riferimenti specifici che riguardano i beni immateriali, come software, piattaforme online, sistemi di integrazione e così via.

Per comprendere al meglio le caratteristiche di queste due differenti categorie, è bene definire più nel dettaglio il concetto di bene strumentale, che possiamo così distinguere:

  • i beni strumentali materiali, avanzati dal punto di vista tecnologico, sono quelli che possono connettersi ad altre tipologie di oggetti smart. Inoltre, rientrano in questa categoria anche i nuovi sistemi che fanno parte dell’industria 4.0, come magazzini automatici, dispositivi IoT e così via;
  • i beni strumentali immateriali, sono costituiti da software, piattaforme online, app, etc. Si tratta di strumenti che ti permettono di viaggiare verso la transizione tecnologica e digitale.

Scopri quali sono i requisiti per i macchinari e i beni di tipo strumentale

Per quanto riguarda, nello specifico, i beni strumentali e i macchinari, è previsto il rispetto di cinque differenti requisiti tecnici.

Il primo riguarda il controllo tramite sistemi computerizzati, ovvero CNC o PLC. Ciò è la prova della presenza di un sistema innovativo in grado di controllare e gestire, in modo del tutto automatico, il funzionamento.

Tali dispositivi consentono di dar vita a un’automazione di fabbrica tramite delle apposite istruzioni digitali, che vengono realizzate da moderni microprocessori, spesso collegati tra loro.

Il secondo requisito è l’interconnessione con sistemi informatici di fabbrica. La tua azienda, quindi, deve essere munita di un impianto informatico in grado di gestire i dati, come, ad esempio, un sistema che gestisce il piano di produzione e il suo avanzamento. Questo deve essere collegato con i dispositivi che controllano i macchinari CNC o gli impianti di automazione.

Passiamo, adesso, al terzo requisito: l’integrazione con il sistema logistico, che deve essere automatizzata. Questo collegamento deve riguardare anche la rete di fornitura e gli altri macchinari che fanno parte del sistema produttivo. Grazie a questa soluzione, infatti, potrai controllare in modo migliore l’andamento del ciclo di produzione, oltre che gli approvvigionamenti.

Quarto e penultimo requisito è l’esperienza utente, ovvero l’interfaccia che collega l’uomo e la macchina, che deve essere semplice e intuitiva. Questo è uno dei requisiti più importanti, che serve a evitare l’utilizzo di possibili stratagemmi, come l’uso di file .CSV per far comunicare i vari sottosistemi dell’implementazione. Tale requisito, quindi, spinge ad avvalersi di un’integrazione sincrona che può essere facilmente automatizzata e mantenuta nel tempo.

Infine, l’ultimo requisito, la sicurezza, la salute e l’igiene del lavoro. La tua azienda, deve rispettare determinate normative e parametri di sicurezza all’interno del luogo di lavoro.

A cosa serve il requisito di interconnessione?

Quando parliamo di beni strumentali legati all’Industria 4.0, non possiamo non citare uno dei requisiti fondamentali, ovvero quello dell’interconnessione.

Ma perché questo fattore è così determinante? Rispondiamo a questa domanda precisando che questo requisito viene soddisfatto solamente nel momento in cui il macchinario o il prodotto vengono identificati univocamente e sono capaci di scambiare dati e informazioni con sistemi esterni e interni tramite una connessione che si fonda su dei protocolli riconosciuti a livello internazionale.

Cosa devi fare per accedere agli incentivi Industria 4.0?

Se vuoi accedere agli incentivi per i beni strumentali materiali e immateriali, la tua azienda deve realizzare una “perizia tecnica asseverata“. Questo tipo di documentazione va sviluppata da tecnici specializzati, come un perito industriale o un ingegnere.

L’alternativa, è la presentazione di un attestato di conformità, documento che puoi richiedere avvalendoti di un ente accreditato. In ogni caso, tali certificazioni devono evidenziare che i beni che hai richiesto nell’ambito dell’agevolazione posseggano le caratteristiche di tipo tecnico che l’incentivo prevede.

Inoltre, devono essere interconnessi al tuo sistema di gestione delle forniture o della produzione.

Diversamente, per tutti quegli strumenti il cui costo unitario è più basso di 300 mila euro, hai la possibilità di produrre una semplice dichiarazione aziendale, da far redigere al rappresentante legale della tua azienda.

Quali sono i soggetti beneficiari degli incentivi Industria 4.0?

L’accesso agli incentivi Industria 4.0 è concesso a tutti i titolari di reddito di impresa. Non importa la tipologia giuridica, la dimensione dell’azienda o l’ambito economico specifico. Naturalmente, la tua azienda deve avere sede all’interno del territorio italiano. Come sottolineato anche dal decreto “dignità”, risalente all’estate del 2018, ogni bene comprato deve essere operativo nel territorio dello Stato.

Non possono accedere agli incentivi tutte quelle aziende che hanno subito delle sanzioni, così come previsto dall’articolo 9 comma 2, che fa parte del “D.Lgs dell’8 giugno 2021, n. 231”.

Infine, tutte le aziende a cui viene data la possibilità di accedere agli agevolazioni, devono rispettare le normative in ambito di sicurezza all’interno del posto di lavoro, oltre che adempiere agli obblighi riguardanti il versamento dei “contributi assistenziali e previdenziali” per i dipendenti.

Dunque, se vuoi accedere agli incentivi Industria 4.0, devi porre estrema attenzione al rispetto di tali requisiti relativi alla salute e alla sicurezza dei lavoratori.

Scopri ora come ottenere gli incentivi richiedendo una consulenza industria 4.0!

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